martedì 24 marzo 2009

DFW

















"Anche perchè di fatto andava in giro definendosi una scrittrice post-moderna. Cosa che Non Si Fa, a prescindere da dove ti trovi. Per convenzione, è visto come un atteggiamento pomposo e sciocco. Si vantava tanto di rifiutare le convenzioni; onestamente, ci sembrava che non fosse capace di vedere oltre l'infatuazione per la propria brillante maestria nel separare la postura dalla posa, il desiderio dalla supplica. Non era il tipo di spirito libero che uno riusciva ad amare: faceva ciò che voleva, ma non era nè una persona di valore, nè libera.

Ci ricordavamo tutti le parole iniziali del primo racconto che presentò al primissimo seminario: "I nomi verbizzano via, avverbialmente aggettivali". Vi basta? Il professor Ambrose riassunse bene il concetto quando disse al gruppo - non senza tatto - che tendenzialmente i racconti della signorina Eberhardt "erano lontani dal suo gusto personale" per quella che chiamava una certa "componente di 'guarda, mamma, senza mani!"' sempre presente nei suoi lavori. E' meglio che non vi descriva le reazioni di D.L."

[david foster wallace · westward the course of the empire takes its way]

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